Itinerario

Itinerario pre-romano e romano

Grazie alla posizione di cerniera tra l’Etruria e l’Europa la città beneficiò di traffici commerciali e scambi culturali, diventando un importante centro religioso e civile le cui testimonianze si sono conservate fino ai giorni nostri grazie a scavi archeologici condotti in modo scientifico fin dal 1876 ed esposte, come quelle di epoca romana, nella sede del prestigioso Museo Nazionale Atestino. Già alleata dei Romani, Ateste si trasforma da municipium in colonia quando i veterani di Augusto, reduci dalla battaglia di Azio del 31 a.C., vengono premiati con la concessione di territori in loco.

La civiltà romana inizia a diffondersi pacificamente. Vengono realizzate strade consolari importanti (via Annia e via Aemilia-Altinate che conducevano ad Aquileia) e quartieri pubblici e privati.
A poca distanza dal Museo Nazionale Atestino, l’area archeologica di via Santo Stefano, oggetto di indagini già dalla fine dell’Ottocento, conserva i resti di un’importante necropoli protostorica, nota anche come di Casa di Ricovero, che ha restituito centinaia di complessi tombali databili dall’VIII al III secolo a.C., tra i quali la straordinaria sepoltura di Nerka, ma anche di epoca romana.
L’area archeologica di via Tiro a Segno ha invece restituito, in successive campagne di scavo del 1967, 1972 e 1974, i resti di un quartiere residenziale del Isecolo d.C. delimitato da strade sulle quali si aprono tre domus presso cui si svolgevano anche attività commerciali.
In alcuni punti della città invece si possono osservare alcuni monumenti architettonici riferibili ad Este romana. Lungo Piazza Maggiore sono esposti alcuni elementi architettonici provenienti dalla località “all’Olmo”, zona dove è stato individuato il centro monumentale, con il foro circondato da edifici pubblici di destinazione varia e perimetrato da un reticolo di strade tra loro ortogonali.
Dietro l’abside della Chiesa della Beata Vergine della Salute è stata collocata l’arcata di un ponte di epoca romana, assai verosimilmente l’Adige, che passava a sud della città.