Area archeologica della necropoli protostorica di via Santo Stefano (VII-II secolo a.C.).
Questa straordinaria necropoli ricca di tracce della civiltà dei Veneti antichi è situata in via Santo Stefano, in uno dei quartieri storici della città. Si tratta del più importante sito archeologico relativo alla civiltà dei Veneti antichi, che proprio in Este costituirono il loro primo insediamento stabile. La fondazione della necropoli risale all’età del Bronzo (VIII-VII secolo a.C.) e la sua destinazione funeraria è stata attiva per molti secoli. Gli scavi hanno portato alla luce oltre 150 tombe, che testimoniano come quest’area cimiteriale sia stata in uso dall’VIII al II secolo a.C. senza interruzioni. Le sepolture presentano delle sovrapposizioni che hanno impegnato lungamente gli archeologi nella ricostruzione della cronologia delle sepolture. Durante la fase più antica (VIII – metà VII secolo a.C.) le strutture funerarie erano caratterizzate da piccoli tumuli di terreno delimitati da circoli in massi di trachite. Ciascun tumulo presenta una o due tombe: i resti cremati dei defunti venivano collocati all’interno di contenitori deperibili o cassette di scaglia rosa dei Colli Euganei e spesso le sepolture ospitavano più individui, costituendo delle vere tombe “di famiglia”. Durante la fase successiva (metà VII – metà VI secolo a.C.) la necropoli venne ampliata, con strutture delimitate da grandi lastre di scaglia rosa. Verso la metà del VI secolo a.C. avvenne un cambiamento radicale nell’organizzazione dell’area cimiteriale: nel settore settentrionale venne posto un grande tumulo recintato con lastre di scaglia e cippi trachitici, che rivela un senso di monumentalità e una complessità del tutto nuove. Verso la metà del V secolo a.C. le tombe vennero concentrate nel settore sud-occidentale in nuclei contraddistinti dal medesimo orientamento. All’ultima fase della civiltà dei Veneti antichi appartiene la sepoltura più celebre della necropoli del Ricovero: si tratta della tomba di Nerka Trostiaia, databile agli inizi del III secolo a.C.

Visita esterna in forma autonoma.