Mosaico dei nuotatori - seconda metà I sec. a.C. - Museo nazionale Atestino di Este su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Polo Museale del Veneto


    Este è fulcro della storia dei Veneti antichi, le cui tracce archeologiche più rappresentative sono conservate nel Museo Nazionale Atestino. Vissuti in questa regione durante tutto il I millennio a. C., i Veneti erano un'antica civiltà italica, piuttosto pacifica ed operosa. Grandi agricoltori, allevatori di bestiame ed in particolare di cavalli (il cavallo per i Veneti era nientemeno che un animale sacro), padroneggiavano l'arte del Bronzo ed erano dediti a floride attività artigianali e mercantili.

    La sezione romana del Museo illustra la trasformazione della città di Ateste, tra il I secolo a. C. e il II secolo d. C., mentre una piccola sezione è dedicata alla ceramica medievale, rinascimentale e moderna.


    Visita il sito:

    MUSEO NAZIONALE ATESTINO

    Itinerari archeologici

    In città

    In 16 tappe tramite pannellistica ubicata in vari punti archeologici della città distribuiti su 6 km circa, l’itinerario tocca i luoghi di rinvenimento di importanti scoperte archeologiche per restituire il quadro dell’antico insediamento di Este in epoca preromana e romana. I pannelli, posti in punti accessibili e accoglienti, riportano le informazioni essenziali sul sito archeologico e un apparato illustrativo composto da fotografie e disegni. Anche se per lo più non visibili ma certo ancora raccontabili, questi siti e i loro contesti di riferimento (abitato, necropoli, santuari) rivivranno nei manufatti conservati nel Museo Nazionale Atestino. In alcuni punti della città invece si possono osservare alcuni monumenti architettonici riferibili ad Este romana. Lungo Piazza Maggiore, presso piazza G. Matteotti, sono esposti alcuni elementi architettonici provenienti dalla località “all’Olmo”, zona dove è stato individuato il centro monumentale, con il foro circondato da edifici pubblici di destinazione varia eperimetrato da un reticolo di strade tra loro ortogonali.

    Dietro l’abside della Chiesa della B.V. della Salute è stata collocata l’arcata di un ponte di epoca romana, assai verosimilmente l’Adige, che passava a sud della città.

    In città sono inoltre visibili dall’esterno due aree archeologiche: la necropoli protostorica di “Casa di Ricovero” in via S. Stefano, 11 e il quartiere residenziale romano di Via Tiro a Segno.

    Aree Archeologiche di Via Santo Stefano, 11 e di Via Tiro a Segno

    Molteplici negli anni recenti sono state le attività volte a far conoscere e valorizzare le due aree archeologiche ed incardinate sull’imprescindibile collegamento con il Museo Nazionale Atestino e rivolte, con proposte e strumenti diversificati, ad ogni tipo di pubblico: dal mondo della Scuola a quello del Turismo.


    Area archeologica “Casa di Ricovero”, Via S. Stefano, 11 (necropoli preromana)

    A poca distanza dal Museo Nazionale Atestino, l’area archeologica di via Santo Stefano, oggetto di indagini già dalla fine dell’Ottocento, conserva i resti di un’importante necropoli protostorica, nota anche come di Casa di Ricovero, che ha restituito centinaia di complessi tombali databili dall’VIII al III secolo a.C., tra i quali la straordinaria sepoltura di Nerka, ma anche di epoca romana. Dopo un importante intervento di recupero, oggi l’area è accessibile al pubblico mediante un percorso privo di barriere architettoniche che consente di cogliere soprattutto lo sviluppo planimetrico della necropoli tra la fine del VII e il VI secolo a.C. e la sua articolazione in circoli di lastre calcaree, cassette in pietra calcarea e cippi con funzione di limite e di segnacolo esterno.
    L'area è al coperto e priva di barriere architettoniche. Gli amici a 4 zampe sono i benvenuti a guinzaglio o in braccio/ borsa.


    Area archeologica di Via Tiro a Segno (quartiere residenziale romano)

    L’area archeologica di via Tiro a Segno ha invece restituito, in successive campagne di scavo del 1967, 1972 e 1974, i resti di un quartiere residenziale del I secolo d.C. delimitato da strade sulle quali si aprono tre domus presso cui si svolgevano anche attività commerciali. Esso, come altri quartieri urbani individuati, gravitava attorno al foro cittadino e si ubicava a poca distanza dal fiume Adige che entrava nel settore occidentale della città provenendo da Montagnana.

    L'area è su prato e priva di barriere architettoniche. Gli amici a 4 zampe sono i benvenuti a guinzaglio o in braccio/ borsa.


    Modalità di visita alle due aree archeologiche:
    Scopri qui le modalità di visita e tutte le date di apertura delle aree archeologiche  www.studiodarcheologia.it